ANALISI COT REPORT del 18.09.2022
-CONTESTO
Siamo giunti ad una delle settimane più importanti di questo 2022, appuntamento immancabile per gli operatori quello con la FED del 21 settembre, che sarà determinante per conoscere il destino dei mercati finanziari.
In questa rubrica dedicata esclusivamente alla lettura del posizionamento dei non commercial sul mercato dei futures quotati al CME di Chicago, non possiamo esimerci dalla lettura dei dati in previsione della FED e cercare quindi di capire come si stanno preparando le mani forti e quali aspettative possono avere da questo appuntamento attraverso le loro posizioni.
Il quadro generale dei dati forniti dal report di questa settimana, ci pare abbastanza chiaro, con delle correlazioni inter-market stabili nel mood dominante del risk off.
Sia il comparto valutario, che quello equity per finire alle commodities sembrano tutti dare fede ad una lunga fase di recessione dalla quale doversi proteggere e pertanto posizioni prudenziali sono chiare nel sentiment dei big players, ma procediamo con il consueto ordine.
-FOREX:
il comparto valutario mantiene stabile il suo sentiment pro dollaro USA, penalizza ancora la sterlina e lo yen giapponese, mentre sembrano comparire segnali interessanti sulla moneta unica, che potrebbe rivelarsi il prossimo driver delle mani forti.
EURUSD
Si ricoprono circa 24500 contratti questa sola settimana sull’euro, passando cosi di fatto da -36350 a -11800 contratti, il che permette ancora si un posizionamento netto corto, ma che apre le porte a potenziali cambi di rotta, special modo se questa settimana che è alle porte dovesse vedere forti prese di profitto sul dollaro USA e se la profonda crisi energetica che stringe il vecchio continente nella sua morsa dovesse trovare una qualche soluzione.
Da un punto di vista tecnico rimaniamo sulle aree di parità con il dollaro usa, e le aree di minimo di 0.9850 sembrano per ora reggere a nuovi tentativi ribassisti. Evidente la necessità di attaccare i massimi a 1.01 prima e 1.02 poi, per parlare di potenziali allunghi rialzisti, che potrebbeor portare alle resistenze di area 1.0340
GBPUSD
Senza sosta la caduta della sterlina, dove le mani forti toccano i -68086 contratti, incrementando la loro posizione netta corta di ben 17654 contratti. si torna a guardare con simpatia le massime esposizioni corte viste già in questo 2022
Il quadro tecnico non può che confermare il trend ribassista in atto, con prezzi che toccano nuovi minimi sotto 1.14 e che aprono la strada a nuovi ribassi. Difficile dire quale sarà la fine diquesto movimento, ma certo che un intervento politico economico sarà ben presto doveroso per sostenere le sorti della moneta britannica
USDCAD
Fatica anche il dollaro canadese che seppur ha goduto per un lasso di tempo della forza del wti, oggti ne paga lo scotto, mantenendo stabile la correlazione diretta, che oggi penalizza fortemente le sorti del doollaro canadese. Le mani forti si trovano oggi con 12425 contratti netti lunghi, ma in questa sola settimana hanno ridotto di ben 5485 contratti.
Anche il quadro tecnico per il futures cad sembra impostato chiaramanet a ribasso, con il break out di 0.7560 che ha aperto la strada ad allunghi ribassisti.
YEN
Per i big plaiers ancora no né tempo per ricomprare massicciamente yen, mantenendo pertanto ancora posizioni nette corte per ben 80692 contratti, incrementando di ben 22500 contratti la posizione precedente.
Il quadro tecnico per il futures yen, sembra aver trovato un primo supporto, che tutta via dovrà dimostrare la prossima settimana la sua validità, e la cui rottura ribassista, sarebbe un chiaro segnale per ulteriori ingressi in trend ribassista.
Dollar index
Stabili le posiozioni sul dollaro americano, che continua a vedere le mani forti detenere circa 35600 contratti, senza grandi scossoni al momento, in chiara attesa per le parole di Powell della prossima settimana, che potranno determina ulteriori allunghi o prese massicce di profitto.
Il quadro tecnico mostra ancora un dollaro stabile sui massimi di periodo oltre 110 e poco possiamo sperare , in termini di volatilità, prima di mercoledi, dove potremmo vedere nuovi movimenti direzionali nascere.
-EQUITY:
Inutile negare la sfiducia dei grandi operatori sul futuro dell’equity, palesemente mostrato nelle posizioni corte che hanno preso il sopravvento special modo questa settimana. Aumentano i contratti corti su tutti gli asset equity, a partire dall’S&P fino al DOW e al Russel.
I timori di una FED ancora iperaggressiva, che possa mettere sul tavolo rialzi tassi fino anche di 100BP fa tremare gli operatori, che preferiscono girarsi corti. Massima attenzione dunque nel cercare di prendere posizione contrarian long.
S&p
Con un incremento di ben 42284 contratti corti, le mani forti passano ad una posizione netta di ben -281000 contratti per l’S&P, mostrando chiaramente qule possa essere il loro sentiment almeno fino alla FED, dove potenziali prese di profitto non sono da escludere.
Anche il quadro tecnico ci pare in linea con il sentiment dei non commercial, andando a cercare nuovi minimi di periodo e puntanto ai minimi di per questo 2022 che se violati aprirebbero la strada ad importanti approfondimenti.
Anche il nasdaq vede nuovi contratti corti entrare sul mercato con ben 10240 pezzi, riducendo grandemente il flebile posizionamento long che passa a 11806 contratti.
Netti corti anche sul dow con -11686 contratti e sul russel con ben 99152 contratti, posizione che completa il quadro di una vera tempesta perfetta.
COMMODITIES
Il comparto delle commodities si allinea sia nel quadro tecnico che nel posizionamento dei big plaiers al mood di risk off, con l’energy che trova ancora riduzioni nel posizionamento di lunghissimo long per il WTI e per il Ngas
Il wti vede le mani forti a 227057 contratti e prezzi stabili sui minimi di periodo, mentre il Ngas , dove le mani forti sono netti corti a -145715 contratti, sembra voler abbandonare le arre di massimo dei 9$, per tornare a prezzi più vicini al fair value di 6-7$
Anche il gold trova posizionaemnti corti questa settimana con -5513 contratti e una posizione netta , che pur ancora long , si limita a 97344 contratti, minimimo da oltre 180 rilevazioni. Si accompaga al gols il silver dovbe le mani forti sono già netti corti con -4640 contratti.
Mood di risk off, che segue il ciclo macroeconomico di recessione, anche nei prezzi e nelle price action con il gold che ha rotto questa settimana l’importantissimo supporto a 1679$ che apre la strada ad offondi fino a 1600$
La settimana sarà caratterizzata dall’appuntamento con la FED di mercoledi che catalizzerà probabilmente l’attenzione degli operatori in questi primi giorni della settimana.
buon trading
Salvatore Bilotta
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