top of page
Immagine del redattoreSalvatore Bilotta

Il mercato del lavoro USA apre il nuovo anno

Weekly Trading – 05.01.2025


Market Background

Nonostante l'incertezza politica, l'economia degli Stati Uniti ha chiuso il 2024 in modo straordinario. La crescita economica è rimasta solida, i profitti aziendali sono aumentati, e il mercato del lavoro ha dimostrato grande resilienza.

Per il 2025, l'attenzione si sposta sull'agenda economica di Trump: tagli fiscali, deregolamentazione e possibili dazi doganali. Tuttavia, i mercati osservano attentamente anche la congiuntura macroeconomica globale.

Un punto chiave è stata la tenuta del mercato del lavoro, che ha registrato una crescita media di 180.000 nuovi posti di lavoro al mese nel 2024. Sebbene inferiore agli anni precedenti (251.000 nel 2023, 377.000 nel 2022 e 604.000 nel 2021), questi numeri sono stati sorprendenti considerando l'impatto delle politiche monetarie restrittive.

La settimana che inizia vedrà un ritorno di volumi sui mercati, con i dati sui Non-Farm Payrolls (NFP) di venerdì 10 gennaio come principale market mover. Le aspettative puntano su 150.000 nuovi posti di lavoro e un tasso di disoccupazione stabile al 4,2%. Questi numeri potrebbero consolidare le previsioni di due soli tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nel 2025.

A livello europeo, l'inflazione tedesca prevista per lunedì è attesa al +2,4% (dal precedente +2,2%). Un dato superiore potrebbe aumentare la pressione sulla BCE per un rapido intervento sui tassi. Il confronto tra la crescita economica degli USA e l'Europa rimane uno dei temi centrali per il 2025.


Forex



Dollaro USA (USD)


Il 2024 si chiude con un dollaro americano forte, che ha registrato un +8,46% medio contro le principali valute. La forza dell'economia statunitense e il rallentamento delle economie globali hanno consolidato il biglietto verde come bene rifugio. Tuttavia, questa tendenza potrebbe pesare sulle economie emergenti, rendendo costose le importazioni di materie prime.

Euro (EUR)

Anno difficile per l'euro, zavorrato da un'economia lenta e da sfide politiche come il conflitto Russia-Ucraina e le difficoltà economiche francesi. La BCE è sotto pressione per tagli più aggressivi ai tassi, aumentando il divario con la politica monetaria della Fed. Il cambio EUR/USD ha rotto i minimi di 1,06, chiudendo l'anno a 1,0225 e aprendo il 2025 con prospettive ribassiste.

Sterlina britannica (GBP)


Nonostante una buona tenuta rispetto alle altre valute, la sterlina ha ceduto terreno al dollaro USA. La forza del biglietto verde e un calo dell'inflazione nel Regno Unito hanno riportato il cambio GBP/USD in un chiaro trend ribassista.

Yen giapponese (JPY)

Il 2024 è stato un altro anno deludente per lo yen, che ha perso il 4,10% contro le principali valute. La politica monetaria prudente della BoJ non ha offerto spunti per una ripresa strutturale, lasciando il cambio USD/JPY in un trend rialzista.

Dollaro australiano (AUD)

Il dollaro australiano ha chiuso il 2024 in difficoltà, penalizzato dall'incertezza globale e dalla debolezza della Cina, suo principale partner commerciale. Le quotazioni hanno toccato nuovi minimi a 0,6175, con prospettive ancora ribassiste.

Dollaro canadese (CAD)

Il dollaro canadese ha sofferto nel 2024, anche a causa delle minacce di dazi del 25% da parte degli Stati Uniti. Questa pressione ha spinto il cambio USD/CAD ai massimi di 1,4440, evidenziando la debolezza dell'economia canadese.

Indici azionari


S&P 500

L'indice S&P 500 chiude un biennio da record, con una performance superiore al 20% per il secondo anno consecutivo. Nonostante alcuni storni, come quello di agosto, il trend rialzista di lungo periodo rimane intatto. Le prospettive per il 2025 vedono target fino a 6600 punti, con una crescita stimata intorno al 10%.

Commodities


Petrolio (Crude Oil)

Il mercato del petrolio è stato dominato da un surplus di offerta, con le quotazioni che hanno oscillato sotto gli 80 dollari per gran parte dell'anno. Tuttavia, l'interruzione delle forniture di gas russo potrebbe aumentare la domanda di petrolio in Europa, sostenendo un eventuale rialzo dei prezzi.


Oro (Gold)

L'oro ha brillato nel 2024, supportato dagli acquisti delle banche centrali e dalla dedollarizzazione. Le proiezioni per il 2025 puntano a quota 3000 dollari, ma la volatilità resta alta, richiedendo prudenza.


Buon trading!

Salvatore Bilotta


Vi aspetto come sempre nelle analisi live quotidie su youtube!

bottom of page